lunedì 3 novembre 2014

concorso annodarte



leggere in fondo all'anima (prototipo)



martedì 15 ottobre 2013

t-fish® a operae!

PIPEDO, UBO E PEZIO

Una cucina, un bagno, un garage.
Ambienti domestici poco accessibili al bambino
e dunque particolarmente interessanti e attraenti per lui.
La reinterpretazione ludica dei luoghi "dei grandi" permette
al piccolo di fantasticare sugli oggetti che abitano la casa.
I tre elementi, compatti e modulari, presentano grafiche forti
ed essenziali. Forme, colori, superfici piene e forate stimolano
il bambino al gioco libero e simbolico: semplicemente ruotando
gli elementi ci si immerge in contesti differenti in cui inventare
storie immaginarie.
Alcune grafiche dei giochi arredo le abbiamo riprodotte su cuscini
realizzati con vecchie canape militari. Stampe digitali su materiali
grezzi per un complemento di arredo ironico e singolare.
Il tappeto realizzato al telaio secondo tecniche artigianali sarde,
nell'utilizzo attento dei materiali naturali, resistenti e piacevoli al tatto,
è un esempio di raffinato grado di artigianalità.
Linee, triangoli e segni geometrici da contare, distinguere
e seguire per, ancora una volta, fantasticare.

ANCORA UN GRAZIE A MARIA PIOVANO,
L'IDEA, IL PROGETTO E LA GRINTA SONO SUOI.








venerdì 26 luglio 2013

dagli stracci nasce cosa

Vestitaccio
da un'idea di Maria Piovano




martedì 16 luglio 2013

una mamma perfetta


LUG
02
cuscinicaterina

Quando il figlioletto è il miglior consulente

Mentre Caterina studia, abbozza, progetta sul tavolo del soggiorno di casa, sua figlia Ada a soli sei mesi ha imparato che al mattino la mamma sta con lei e lavora, con pausa allattamento: «E’ di fianco a me se disegno al computer, la sistemo sul tavolo se taglio i tessuti, le do qualche pezzo di stoffa colorata in mano, sta all’altezza del mio sguardo. Non sempre le giornate filano lisce, ma abbiamo il nostro equilibrio». Collaudato grazie alla prima maternità, con l’arrivo di Riccardo, che oggi ha tre anni e mezzo ed è diventato il fondamentale consigliere della mamma designer.
Quella di Caterina Frongia è la storia di una mamma di Bologna, nata a Oristano, per la quale la maternità è un faro, anche professionale. Laureata in Lettere all’Alma Mater, lavorava come impiegata in uno studio medico, finché una sera di qualche anno fa ha scoperto il suo talento. Ha realizzato alcune t-shirt con un pesciolino stilizzato, per una festa tra amici. Sono piaciute così tanto che dopo pochi giorni si è ritrovata a farne una cinquantina. Non le è mancato il coraggio; ha lasciato il lavoro precedente e si è buttata nell’impresa creativa, fondando il marchio T-fish (declinazione in chiave pesce di t-shirt). Ha venduto centinaia di magliette ad alcuni negozi del centro storico; poi la svolta: «A gennaio 2009 capisco di voler focalizzare l’attenzione sull’infanzia e realizzare prodotti per i bambini. Ero incinta e non lo sapevo ancora». Con la nascita del primo figlio, le sue creazioni trovano l’anima. Prima, ciò che le interessava era soltanto l’estetica, dopo -osservando crescere suo figlio- ha scoperto nella quotidianità materna il valore della funzionalità: «Sento l’esigenza di dare un senso a quello che faccio, perché da grandi i miei figli possano esserne contenti», confida. Così, ha sposato un nuovo filone creativo, quello ludico-educativo. Realizza complementi d’arredo per le camerette, come i cuscini con i quali giocare imparando l’inglese, le lettere e i numeri.
E sono sempre i bambini l’ispirazione: Fussy topo, un amico immaginario che stava nella pancia di suo figlio mentre lei era incinta, è diventato un giocattolo: «Quando creo qualcosa, la mostro sempre a Riccardo. Se non gli piace o non la capisce, la cambio». La nuova sfida sono i tappeti per giocare, realizzati con lana naturale e prodotti a mano in Sardegna, usando i telai antichi ereditati dalla madre. Di nuovo lo slancio è arrivato da un bambino, questa volta non il suo: «E’ un tappeto con bolle nere in rilievo. Per i bimbi che vedono è solo un gioco tattile.  Chi non vede con gli occhi, invece, scopre un messaggio in braille “Leggere in fondo all’anima”».Una creazione che sarà esposta alla mostra di artigianato tessile di Samugheo in Sardegna.
Poi, la sera il tavolo del soggiorno si sgombra di fogli, stoffe e colori per lasciare posto a piatti, posate, bicchieri e alla famiglia al completo.

mercoledì 29 maggio 2013

la carica dei fussy topi


lunedì 25 marzo 2013

fussy topo


manifesto per il Byhand 08

venerdì 8 marzo 2013

memory

Memory game
16 pair cards

four letters...





martedì 20 novembre 2012

pipedo


lunedì 19 novembre 2012

pipedo e okette


giovedì 8 novembre 2012

pipedo

Grafiche per PIPEDO 
cucina gioco arredo, 
da un progetto di Maria Piovano,
realizzate con divertimento.
Di notte!





martedì 25 settembre 2012

three letters animals






mercoledì 19 settembre 2012

senza paragoni





Grazie a Yellowbasket e a Nadia Battaglio.


martedì 22 maggio 2012

byhand

grazie a Barbara Casalaspro
per la sua disponibilità e gentilezza.



martedì 8 maggio 2012

borsa-salame

Piano piano, timidamente, in punta di piedi...
ma è arrivata!

lunedì 30 gennaio 2012

free rossella

Solidarietà e affetto per i familiari
di Rossella Urru, mi unisco con forza
alle loro speranze e al desiderio di
vederla ritornare.
Caterina

domenica 15 gennaio 2012

dinosauro + maria


Sulla culla spicca la coccarda Dinosauro,
orgogliosa di far parte del progetto "Baby-blues"
di Guia Besana.
Le foto sono molto belle e sitrovano su
http://www.guiabesana.com
Grazie a Maria Piovano per avermelo segnalato.

mercoledì 14 dicembre 2011

memory

duffle coat


Sono arrivate le t-shirt DUFFLE COAT,
finalmente.
Un vellutatissimo montgomery!



lunedì 5 dicembre 2011

open studio

Grazie a Phosphorica,
grazie a Lella, Fiore, Giovanna
e Federico!

sabato 12 novembre 2011

a new life







Grazie ad Alice, Paola ed Isabelle
dell'opportunità e del supporto che mi hanno dato.

lunedì 31 ottobre 2011

dot to dot


Dot to Dot, ultima fatica di t-fish, è una serie di tappeti per bambini in lana naturale, realizzati a mano in Sardegna, coi telai tradizionali che permettono questa lavorazione a "pibiones", dei punti raccolti in maniera fitta e omogenea che ricordano gli acini d'uva.
Dot to Dot è il termine inglese per definire quel gioco che tutti abbiamo fatto da piccoli e che chiamavamo "Unisci i puntini".
Lo scopo di questa realizzazione è arredare uno spazio per bambini con un coinvolgimento ludico e didattico: unendo i puntini il bambino impara a conoscere i numeri o a comporre delle parole in un gioco, quello di far scorrere un filo seguendo l’ordine crescente dei numeri.


dot to dot






dot to dot


PASSAGGIO